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Resto al Sud sostiene la nascita di nuove imprese

  • in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia

  • nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria)

  • nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord

 

Finanzia l'avvio di progetti imprenditoriali con un programma di spesa massimo di 200 mila euro.

Ogni soggetto può ricevere un finanziamento massimo di 60 mila euro.

E' promosso dal Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno.

Invitalia è soggetto gestore.

Resto al Sud è un incentivo a "sportello": le domande vengono esaminate senza graduatorie in base all'ordine cronologico dell'arrivo.

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Avviare attività imprenditoriali per:

- la produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e agricoltura

- la fornitura di servizi alle imprese e alle persone

- il turismo

- il commercio

- i professionisti

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Sono escluse dal finanziamento le attività agricole.

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RESTO AL SUD RILANCIA


Le novità del Decreto Rilancio (D.L. 19 maggio 2020, n.34), convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2020, n.77

L’art. 245 del Decreto Rilancio prevede per le imprese di Resto al Sud un ulteriore contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante:

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  • 15.000 euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale

  • 10.000 euro per ogni socio, fino ad un massimo di 40.000 euro, per le attività esercitate in forma societaria

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Giovani di età compresa tra i 18 e i 55 anni:

- residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda. E' possibile trasferire la residenza entro 60 giorni (120 se residenti all'Estero) dall'esito positivo dell'istruttoria.

- che non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento.

- che non siano già titolari di altra attività di impresa attiva.

- che non risultino già beneficiari di altre agevolazioni nazionali per l'autoimprenditorialità nell'ultimo triennio.

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Con questi requisiti possono presentare la domanda di finanziamento:

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le società, anche cooperative, le ditta individuali costituite successivamente alla data del 21 Giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (120 se residenti all'Estero) dopo l'esito positivo dell'istruttoria.

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- Interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili - massimo 30% del programma di spesa.

- Macchinari, impianti e attrezzature nuovi.

- Programmi informatici e servizi per le tecnologie, l'informazione e la telecomunicazione (TIC).

- Altre spese utili all'avvio dell'attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) - massimo 20% del programma di spesa.

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Non sono ammissibili le spese di progettazione, le consulenze e quelle relative al costo del personale dipendente.

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Le agevolazioni consistono in un finanziamento a copertura del 100% delle spese, articolato in:

- un contributo a fondo perduto fino al 50% del programma di spesa.

- un finanziamento bancario, del 50% concesso da un istituto di credito aderente alla convenzione tra Invitalia e ABI, garantito dal Fondo di garanzia per le PMI.

 

Il finanziamento bancario deve essere restituito in 8 anni e beneficia di un contributo in conto interessi che copre integralmente gli interessi del finanziamento.

Sul sito www.invitalia.it è consultabile l'elenco delle banche aderenti alla convenzione.

 

 

Le domande si presentano esclusivamente online sul sito www.invitalia.it

E' necessario registrarsi sulla piattaforma dedicata, disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta certificata (PEC)

La domanda è costituita dal progetto imprenditoriale da compilare online e dalla documentazione da allegare, con la modulistica presente sul sito.

Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione.

 

- Adeguatezza e coerenza delle competenze dei soci rispetto alle specifiche attività previste dal progetto imprenditoriale.

- Capacità delle compagnie di presidiare gli aspetti del processo tecnico-produttivo e organizzativo.

- Potenzialità del mercato di riferimento, vantaggio competitivo dell'iniziativa e relative strategie di marketing.

- Sostenibilità tecnico-economica dell'iniziativa.

- Verifica della sussistenza dei requisiti per la concessione della garanzia del Fondo di Garanzia per le PMI.

 

L'esame di merito delle proposte progettuali prevede anche un colloquio con i proponenti per approfondire gli aspetti del progetto imprenditoriale.

 

 

Enti pubblici, università, associazioni o enti del terzo settore, nel rispetto dei principi di gratuità, trasparenza, terzietà e imparzialità possono fornire servizi di consulenza e assistenza per lo sviluppo del progetto imprenditoriale, previo accreditamento presso Invitalia.

 

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